UN MURO..... DI PAROLE!

Wednesday 11 April 2018
"Maestra, ma come faccio ad imparare e ricordare tutte queste parole in inglese?"

Forse anche qualche vostro alunno vi avrà posto questa domanda qualche volta. 
Nel corso del percorso di apprendimento della lingua inglese i nostri alunni vengono quotidianamente in contatto con nuove parole e il nostro compito come insegnanti è anche quello di aiutarli a trovare dei metodi per ricordarli e saperli quindi utilizzare nel futuro. 
In pratica, come possiamo facilitare il passaggio del "vocabulary" dalla short term memory alla long term memory?

Non credo esista una risposta univoca a questa domanda. Credo piuttosto che ogni insegnante abbia nel proprio bagaglio esperienziale una serie di tentativi e di strategie che anno dopo anno propone ai propri studenti. Alcune strategie si rivelano funzionali e danno buoni risultati. Altre necessitano di essere modificate, mentre altre ancora magari non funzionano proprio. 
Queste, a mio avviso, sono alcune delle strategie che hanno dato buoni risultati nelle mie classi:

1) Insegnare il nuovo lessico riferendolo sempre ad un contesto. 
I libri di testo sono scritti per "unità" e solitamente il lessico presentato in una determinata unità è riferito a quel contesto. Ho visto che in questo modo i ragazzi riescono a ricordare molto meglio le parole nuove. 

2) Può essere utile e funzionale introdurre anche l'insegnamento di parole nuove raggruppandole per suoni simili, come propone anche il metodo di apprendimento naturale della lingua inglese basato sul phonics approach.

3) Abbinare la nuova parola  o le nuove parole ad una immagine, grazie all'uso di flashcards. Ho proposto flashcards con e senza parola scritta e credo che quelle con la parola scritta solamente sul retro siano molto più funzionali

4) Riprendere e riutilizzare le parole precedentemente studiate aggiungendo quelle nuove. La ripetizione ( senza che questa venga eccessivamente forzata, ma semplicemente perché richiesta nella comunicazione) aiuta a ricordare.

5) Chiedere agli alunni di provare a tradurre quello che sentono o quello che leggono. La traduzione dalla lingua inglese alla lingua italiana viene spesso considerata negativamente e quindi evitata. Personalmente credo che possa essere proposta e anche vissuta positivamente dagli alunni, in modo particolare da quelli più grandi della scuola primaria ( quarta e quinta). La curiosità di sapere e di conoscere è naturale nel bambino, quindi perché non assecondarla e stimolarla nel modo giusto?              Tra l'altro succede anche che quando il bambino conosce un vocabolario minimo riesce poi anche in autonomia a dedurre per senso logico anche il resto. Un mio alunno in una classe terza ha dedotto il significato della parola "caterpillar" leggendo in modo selettivo un brano di comprensione. Mi ha detto: "Teacher.... qui si parla di un animale che mangia tanto e poi diventa farfalla.. deve essere per forza un bruco!"

6) Suggerire attività per memorizzare le parole anche a casa.
Perché non riempire il frigorifero o la camera di post-it con scritte le parole che si sono apprese in classe? In questo modo impara tutta la famiglia, no?

7) Tenere un WORDWALL in classe. Questo è il mio. Ogni volta che si imparano nuove parole si possono creare delle Flashcards o semplicemente scrivere sui Post it colorati. Si possono poi fare dei giochi con le parole.


Ecco alcuni esempi di varie attività che si possono fare con il WORDWALL



Potrebbe essere una buona idea creare un PERSONAL WORDWALL come questo ad esempio



8) Proporre giochi utilizzando le parole apprese, sia quelle nuove che quelle già imparate e conosciute. La stimolazione della sfera emotiva stimola positivamente l'apprendimento e gli alunni ricordano facilmente e senza sforzo. Lo scorso anno in una classe quarta mi sono inventata il gioco della "Messy classroom", una attività molto semplice, che non richiede alcuna preparazione e che ha divertito molto i miei alunni. Ho chiesto ai miei alunni di lasciare giacche, sciarpe e guanti sui tavoli. Li ho fatti uscire dalla classe per un paio di minuti e ho messo tutto in disordine. Quando sono entrati si sono messi in fondo alla classe. Gli ho chiesto di osservare bene e poi si sono girati tutti con il viso verso la parete. A turno dovevano ricordare ed indovinare dove fossero posizionati gli indumenti e a chi appartenessero. Chi indovinava si "teneva" il capo di abbigliamento che corrispondeva ad un punto.Gli alunni si sono divertiti molto e con un solo gioco hanno ripassato i capi di abbigliamento, le preposizioni ed il genitivo sassone. Ma soprattutto... si sono divertiti!


Prima di far entrare i bambini avevo scattato le foto dell'aula. Una volta terminata la lezione le ho stampate e la lezione successiva hanno lavorato sul quaderno e hanno scritto le frasi che avevano detto la lezione precedente. 

A mio parere la chiave dell'apprendimento del lessico è motivazionale. Se c'è uno scopo, un interesse i bambini apprendono volentieri e, soprattutto, ricordano. 

Thank you, 
Miss Alex


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